Tra gioie e risultati, Igor Tudor deve gestire una grana non da poco. Teun Koopmeiners è stato un flop e la sentenza è di quelle che fanno male.
L’avvio di campionato della Juventus ha già portato in dote segnali interessanti e qualche certezza in più per Igor Tudor, chiamato a rilanciare un gruppo che solo pochi mesi fa sembrava completamente smarrito. Il nome che più di tutti ha fatto sorridere i tifosi bianconeri è quello di Dusan Vlahovic, protagonista con due gol nelle prime due gare ufficiali. Per un attaccante che sembrava ad un passo dall’addio e che invece oggi si riprende la scena con prepotenza, si tratta di un’inversione di tendenza fondamentale, quasi un nuovo inizio. Non può che essere soddisfatto Tudor, che da quando è arrivato a Torino ha ereditato una squadra provata, reduce dai mesi difficili sotto la guida di Thiago Motta, e ha dovuto rimettere ordine in un ambiente disorientato. L’impatto iniziale del tecnico croato è stato quello giusto: organizzazione, idee chiare e un messaggio preciso a tutto il gruppo, ossia ripartire dalle certezze senza rinunciare a rilanciare chi aveva perso fiducia.
La Cortinassa oggi respira aria nuova, positiva e fiduciosa. Ma non è tutto oro quel che luccica. I problemi da risolvere non mancano, e tra questi c’è senza dubbio il caso Teun Koopmeiners. Arrivato la scorsa estate a suon di milioni, l’olandese non è riuscito a imporsi, mostrando una fragilità inattesa e prestazioni ben lontane dalle aspettative. La Juventus ha investito molto sul suo talento, convinta che potesse diventare un punto fermo del centrocampo, ma le prime uscite hanno lasciato più dubbi che certezze. E per Tudor questo rappresenta un vero enigma: come recuperare un giocatore che finora non ha dato segnali convincenti?
Koopmeiners smontato, De Blasis: “Non è nemmeno la prima riserva”
A fare chiarezza sul momento dell’olandese ci ha pensato Michele De Blasis, intervenuto a Juve Zone. Le sue parole non lasciano spazio a troppe interpretazioni: “Non credo in Koopmeiners, non gli avrei dato il ruolo di primo centrocampista di riserva. Non metto in dubbio le sue qualità, ma è una persona molto fragile e non sempre si riescono a trovare delle soluzioni ai problemi. Igor Tudor dovrà far credere all’olandese di avere tanta fiducia in lui ed è un grande rischio quello che i bianconeri si sono presi”. Il giudizio è di quelli che fanno un po’ male: per il giornalista, la gestione dell’ex Atalanta è uno dei punti più delicati della stagione juventina. Nonostante ciò, esclude che le strade possano separarsi a breve: “Non credo che la Juventus e Koopmeiners possano dividersi già a gennaio. Mi aspetto però un colpo in mezzo al campo se la squadra dovesse avere un’ottima classifica in Italia e in Europa”.

Non mancano però le note positive. De Blasis ha infatti promosso a pieni voti il lavoro di Damien Comolli, dando un 7,5 al mercato estivo e sottolineando come oggi la Juventus abbia probabilmente l’attacco più forte della Serie A. E, tra i gioielli da blindare, ha indicato Kenan Yildiz, prossimo a firmare un nuovo contratto con stipendio triplicato. In definitiva, tra entusiasmo per il ritrovato Vlahovic e preoccupazioni per Koopmeiners, la Juventus vive un inizio di stagione sospeso tra certezze e incognite. Il compito di Tudor sarà quello di mantenere alto il rendimento del gruppo, cercando allo stesso tempo di recuperare un talento che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto fare la differenza.