- Osimhen e il caso plusvalenze: la Procura della Figc ha ricevuto gli atti, il Napoli rischia sanzioni e penalizzazioni. Il caso Osimhen e le plusvalenze fittizie: cosa rischia il Napoli?
La Procura Federale della Figc ha recentemente ricevuto dalla Procura di Roma gli atti relativi all’inchiesta che, nel febbraio 2025, ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per falso in bilancio. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, il procuratore federale Chiné avrà a disposizione 30 giorni per decidere se chiedere la revoca del processo sportivo.
Questo caso ruota attorno a presunte plusvalenze fittizie legate a due operazioni cruciali per il club partenopeo: l’acquisto del difensore Kostas Manolas dalla Roma nell’estate del 2019 e l’acquisizione dell’attaccante nigeriano Victor Osimhen nel 2020 dal club francese Lille.
Le possibili sanzioni per il Napoli: dall’ammenda alla penalizzazione
L’inchiesta in corso potrebbe portare a diverse sanzioni per il Napoli, che vanno dall’imposizione di una semplice ammenda fino a una più grave penalizzazione in classifica. Le autorità giudiziarie potrebbero, infatti, decidere di applicare misure disciplinari nei confronti del club se emergessero nuovi elementi che possano modificare le precedenti conclusioni.
La presenza di eventuali “fatti nuovi” rappresenta il punto cruciale per l’apertura di un nuovo processo sportivo. Tuttavia, va sottolineato che il caso era già stato oggetto di un procedimento precedente che si era concluso con il proscioglimento del Napoli, senza l’applicazione di alcuna sanzione.
La vicenda delle plusvalenze fittizie ha già attraversato due gradi di giustizia sportiva, in cui il Napoli è sempre stato assolto. Nel 2020, infatti, le operazioni in questione erano state esaminate con attenzione dalle autorità sportive, che avevano contestato gli articoli 4, 6 e 31 del Codice di Giustizia Sportiva. Nonostante ciò, il club non aveva ricevuto alcuna penalizzazione. Per questo motivo, il Napoli non prevedeva nemmeno lontanamente l’eventualità di una sanzione pesante, come una penalizzazione in classifica, in relazione alle operazioni di mercato in questione.
Le operazioni di mercato di Manolas e Osimhen
Nel dettaglio, l’operazione che ha visto il Napoli acquisire Kostas Manolas dalla Roma, per un valore di 36 milioni di euro, aveva avuto luogo nell’estate del 2019. L’importo di questa transazione era stato fissato tramite clausola rescissoria.
Successivamente, nell’estate del 2020, il club azzurro ha acquisito il nigeriano Victor Osimhen dal Lille per una somma complessiva di 76 milioni di euro, una cifra che includeva una parte in contante e il trasferimento di alcuni calciatori del Napoli, tra cui Palmieri, Liguori, Manzi e Karnezis, per un valore totale di circa 20 milioni di euro. Tali transazioni, ritenute corrette dalla società, erano state regolarmente contabilizzate nel bilancio del club.
Nonostante le preoccupazioni relative alla possibile riapertura di un’inchiesta e a nuove accuse, il Napoli è fermamente convinto di aver agito in piena buona fede e in linea con le normative previste per le operazioni di mercato, e continua a respingere le accuse di irregolarità o manipolazione delle plusvalenze.
Cosa accadrà al Napoli?
Se la Procura Federale dovesse decidere di riaprire il caso, il Napoli potrebbe trovarsi di fronte a una nuova fase giudiziaria che potrebbe portare a conseguenze disciplinari. Sebbene la possibilità di una penalizzazione in classifica appaia remota, la riapertura del processo sportivo potrebbe aprire scenari imprevisti per il club partenopeo. Al momento, resta da vedere se ci saranno nuovi sviluppi o se il caso sarà nuovamente archiviato senza ulteriori provvedimenti.
In attesa di chiarimenti, l’attenzione rimane alta su questa vicenda, che potrebbe segnare un’importante fase della storia recente del Napoli e delle operazioni di mercato legate al club.