Quando ci saranno le controanalisi del caso doping Paul Pogba

Le analisi supplementari sul caso di Paul Pogba, centrocampista della Juventus, sono state posticipate. Alessandro Donati critica il giocatore e la gestione del doping da parte della Wada.

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CASA JUVE – Le analisi supplementari sul caso di Paul Pogba, centrocampista della Juventus trovato positivo al testosterone dopo un test antidoping effettuato il 20 agosto, sono state posticipate al 5 ottobre. Il perito nominato dal giocatore non è attualmente disponibile, quindi la data è stata spostata rispetto a quella originariamente fissata per il 20 settembre. Nel frattempo, Alessandro Donati, l’ultimo allenatore di Alex Schwazer, ha criticato il giocatore sostenendo che sia impossibile che non sapesse dell’illegalità della sostanza utilizzata.

Donati, noto per essere un oppositore del doping, ha rilasciato un’intervista a Il Fatto Quotidiano in cui ha affrontato anche il caso di Paul Pogba. Il centrocampista ha dichiarato di aver assunto un integratore consigliato da un medico, ma Donati non crede a questa spiegazione. Ha anche criticato la Wada (Agenzia mondiale antidoping) e la sua gestione del problema del doping.

Secondo Donati, oggi è impensabile che un atleta non sappia dell’illegalità delle sostanze dopanti, poiché ci sono numerose informazioni a disposizione. Inoltre, ha citato il fatto che la Francia, paese di origine di Pogba, era all’avanguardia nella lotta al doping vent’anni fa, ma che la Wada ha smantellato in parte la sua struttura. Lo stesso è successo in Italia, dove diversi laboratori sono stati chiusi. Donati ha sottolineato che la Wada si è concentrata solo sullo sport d’élite, commettendo un grave errore dal punto di vista culturale.

Infine, ha espresso sorpresa per il fatto che un club come la Juventus non abbia misure interne più rigorose per evitare errori involontari, soprattutto considerando quanto accaduto nel passato.