Juventus, inizia l’era Comolli: panchina e mercato nel mirino

Chi guiderà la Juve nel Mondiale per Club? Quali nomi sul mercato? E cosa cambierà con Comolli e Chiellini al comando? Scopri le prime mosse bianconere.

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Juventus: Comincia l’Era Comolli, Prime Scelte Strategiche in Vista del Mondiale per Club

La Juventus apre un nuovo capitolo della sua storia dirigenziale con l’arrivo di Damien Comolli, nominato nuovo direttore generale del club bianconero. La sua prima apparizione alla Continassa, sede del quartier generale juventino, è avvenuta in tarda mattinata, segnando ufficialmente l’inizio della nuova gestione.

Comolli alla Continassa con Chiellini: un nuovo assetto dirigenziale

Ad affiancare Comolli nella sua prima giornata torinese è stato Giorgio Chiellini, storico ex capitano bianconero, che nella nuova struttura avrà un ruolo centrale e più operativo. Il nuovo corso dirigenziale sembra puntare su un modello manageriale rinnovato, in cui l’ex difensore avrà maggiore potere decisionale.

Il primo dossier sulla scrivania di Comolli riguarda la nomina del nuovo direttore sportivo. Tra i principali candidati figurano tre profili di spicco: Frederic Massara, Hasan Salihamidzic e Javier Ribalta, tutti con esperienze di alto livello in club internazionali e in grado di portare una visione moderna al progetto tecnico juventino.

Tudor confermato, sfumano le alternative Conte e Gasperini

Con l’avvicinarsi del Mondiale per Club 2025, che si disputerà negli Stati Uniti, la Juventus ha bisogno di certezze in panchina. Dopo i rifiuti di Antonio Conte e Gian Piero Gasperini, la società ha scelto di confermare la fiducia a Igor Tudor, il cui lavoro nella fase finale della stagione è stato ritenuto positivo.

Nel pomeriggio si è svolto un primo colloquio tra Comolli e Tudor, definito costruttivo. L’orientamento del club è chiaro: si vuole proseguire con l’allenatore croato, anche in vista del grande appuntamento internazionale.

Pioli e Mancini sullo sfondo, ma restano ipotesi lontane

Nel caso, sempre meno probabile, di un cambio in panchina, i profili ancora presi in considerazione sono quelli di Stefano Pioli e Roberto Mancini. Tuttavia, entrambe le opzioni portano con sé una serie di incognite, soprattutto in termini di ingaggio e continuità tecnica. La dirigenza prenderà eventuali decisioni solo dopo il Mondiale.

Calciomercato Juventus: le prime trattative internazionali

Uno degli aspetti più urgenti su cui la Juventus è chiamata ad agire è la definizione della rosa che parteciperà al Mondiale per Club. Tra i nomi caldi figura Randal Kolo Muani: il Paris Saint-Germain è disposto a concedere una proroga del prestito di un mese per permettere all’attaccante di disputare il torneo con la Juve.

Proseguono anche i contatti con il Porto per Francisco Conceição e con il Chelsea per chiudere l’affare Gabri Veiga, due profili giovani ma già pronti per il salto di qualità.

Il nodo attaccante: Jonathan David, Retegui, Lookman e le altre opzioni

Il grande tema del calciomercato Juventus resta però quello dell’attaccante. L’ex dirigente Cristiano Giuntoli aveva avviato i contatti per Jonathan David, attaccante in scadenza con il Lille e seguito anche da altri top club italiani ed europei. L’offerta bianconera era di 6 milioni netti a stagione per cinque anni, più bonus.

Parallelamente, la Juventus guarda anche in casa Atalanta: i profili di Mateo Retegui (valutato circa 40 milioni) e Ademola Lookman (60 milioni) restano attuali, anche se complessi dal punto di vista economico.

Altri nomi seguiti con attenzione sono Viktor Gyökeres, punta svedese protagonista con lo Sporting Lisbona, e Gonçalo Ramos, attaccante del PSG in cerca di maggiore spazio.

La Juventus punta alla continuità e al rilancio internazionale

Con l’arrivo di Comolli e il rafforzamento del ruolo di Chiellini, la Juventus sembra voler dare un segnale di continuità e rilancio. Le scelte tecniche e dirigenziali che verranno prese nelle prossime settimane saranno decisive non solo per la stagione 2025/26, ma soprattutto in vista della vetrina mondiale negli Stati Uniti.

L’obiettivo è chiaro: tornare competitivi ai massimi livelli, valorizzando giovani talenti e puntando su un progetto solido e sostenibile, in linea con le ambizioni di una delle squadre più prestigiose del calcio europeo.