Max Allegri sembra aver perso la pazienza e l’affaire Maignan sta portando via troppe energie mentali, oltre a rischiare di essere un danno economico. Il tecnico ha già scelto il sostituto.
Il Milan si trova di fronte a un bivio già familiare alla sua storia recente. La vicenda di Mike Maignan rischia infatti di ricalcare quella di Gianluigi Donnarumma, che nel 2021 lasciò il club a parametro zero tra polemiche e rimpianti. L’attuale portiere rossonero ha un contratto in scadenza nel 2026 e, a meno di un anno dalla possibilità di firmare liberamente con un’altra squadra, la questione rinnovo si fa ogni settimana più spinosa. Massimiliano Allegri, arrivato per inaugurare un nuovo ciclo in panchina, ha puntato forte sul francese, affidandogli non solo i pali ma anche la fascia da capitano in più di un’occasione. Un segnale di grande fiducia, che però non basta a sciogliere i dubbi legati al futuro. Le trattative con la dirigenza sono ferme, mentre attorno a Maignan hanno già cominciato a muoversi i grandi club europei pronti a strapparlo al Milan senza alcun indennizzo.
Il rischio, per il duo Tare–Allegri, è di ritrovarsi a giugno 2026 con un buco enorme tra i pali e nessun ritorno economico da reinvestire. Per questo la dirigenza non vuole farsi trovare impreparata e sta già valutando diverse alternative. Nel frattempo, mentre la squadra si prepara alla sfida contro il Bologna, la società ha intensificato i contatti con alcuni profili in grado di garantire affidabilità immediata ma anche prospettiva futura. Uno di questi si trova a pochi chilometri dalla città felsinea.
Milan, l’idea Suzuki e il rebus Torriani
Tra i nomi più caldi per il post-Maignan c’è quello di Zion Suzuki, talento del Parma che a soli 20 anni si è già messo in mostra come uno dei prospetti più interessanti del panorama europeo. Il club emiliano ne apprezza il potenziale e lo considera un pilastro per il futuro, ma di fronte a un’offerta importante da parte del Milan difficilmente potrebbe opporre resistenza. Suzuki unisce fisicità, agilità tra i pali e un ottimo gioco con i piedi, qualità che lo rendono particolarmente adatto al calcio moderno e allo stile di Allegri. Non è però l’unica opzione. In casa rossonera cresce infatti la candidatura di Lorenzo Torriani, prodotto del vivaio che ha già esordito in prima squadra nella gara di Champions League contro il Liverpool nel settembre 2024.

Il giovane portiere rappresenta un investimento interno, a costo zero, e gode di grande stima da parte dello staff tecnico. Tuttavia, affidargli subito la maglia da titolare potrebbe essere considerato un azzardo, soprattutto in un Milan che punta a restare competitivo su più fronti. Il destino di Maignan, dunque, condizionerà inevitabilmente le prossime mosse di mercato. Se il francese decidesse di non rinnovare, il Milan si vedrebbe costretto a cambiare strategia, magari anticipando già nel 2025 un innesto per evitare di restare scoperto. Suzuki resta il profilo in cima alla lista, ma il club non esclude la sorpresa interna con Torriani. In ogni caso, lo spettro di un nuovo “caso Donnarumma” incombe su Milanello, e questa volta nessuno sembra disposto a farsi trovare impreparato.