Sentenza CONI sul caso plusvalenze Juventus: motivazioni e nuove sanzioni

Sono state diffuse le ragioni della decisione del CONI sul caso plusvalenze: la Juventus potrebbe essere soggetta ad una penalizzazione minorata.

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Le motivazioni della sentenza emessa dal Collegio di Garanzia del CONI il 20 aprile scorso, sul caso plusvalenze che ha coinvolto la Juventus e i suoi ex dirigenti, sono state pubblicate oggi.

La società bianconera aveva presentato ricorso con rinvio, a differenza di quello avanzato da Agnelli, Paratici, Cherubini e Arrivabene. La revoca della precedente sentenza di assoluzione è stata riconosciuta, portando alla penalizzazione della ‘Vecchia Signora’ di -15 in classifica e alle inibizioni per i vertici dirigenziali. L’impianto accusatorio e il riferimento all’articolo 4, relativo alla slealtà sportiva, sono stati confermati.

Tuttavia, i giudici dell’ultimo grado sportivo hanno sottolineato la necessità di una rimodulazione delle responsabilità degli “amministratori privi di deleghe della Juventus”, con effetto anche sulla penalizzazione.

Nelle motivazioni si afferma che, poiché la penalizzazione inflitta alla Juventus è stata determinata dalle violazioni accertate dei suoi rappresentanti, dirigenti e amministratori senza delega, la sanzione per questi ultimi non esiste più a causa del vizio motivazionale accertato. Ciò si riflette sulla sanzione complessiva inflitta alla società, che richiede una nuova valutazione della Corte Federale d’Appello sulle eventuali responsabilità dei singoli amministratori senza delega e poi anche della stessa società Juventus.

La Corte d’Appello Federale dovrà quindi decidere nuovamente sull’entità della sanzione in termini di punti, che dovrebbe essere ridimensionata, ad esempio ritornando al -9 richiesto in sede di dibattimento da Giuseppe Chinè.

Le motivazioni citano anche il procuratore federale, sottolineando la necessità di una dosimetria sanzionatoria che valuti il comportamento tenuto in sede sportiva rispetto a quello in ambito societario per rappresentare la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

La Corte si riunirà entro la fine di maggio per emettere una nuova sentenza, nel rispetto del criterio dell’afflittività, che potrebbe comportare la mancata partecipazione alle competizioni europee della prossima stagione per la Juventus.