Klopp attacca il nuovo Mondiale per Club FIFA: “Follia assoluta”

Il nuovo Mondiale per Club mette a rischio i calciatori? Jurgen Klopp lancia l'allarme: si può giocare senza pause? La FIFA sta esagerando con il calendario?

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Jurgen Klopp contro il nuovo Mondiale per Club: “Una follia assoluta, così si rovina il calcio”

L’ex allenatore del Liverpool, Jurgen Klopp, ha duramente criticato il nuovo formato quadriennale del Mondiale per Club FIFA, definendolo “la peggior cosa mai sperimentata nel calcio”. In un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco Die Welt, l’attuale dirigente del gruppo Red Bull ha espresso forte preoccupazione per il sovraccarico fisico e mentale a cui sono sottoposti i calciatori, in un calendario sempre più saturo e senza pause.

Nuovo formato del Mondiale per Club FIFA: più partite, meno riposo

Il rinnovato Mondiale per Club introdotto dalla FIFA prevede una cadenza quadriennale e una struttura ampliata, con un maggior numero di squadre partecipanti e un sistema di qualificazione globale. A questo si aggiunge la riedizione della Coppa Intercontinentale, reinserita per garantire una competizione annuale tra club di diverse confederazioni.

Secondo Klopp, questa evoluzione “non fa altro che aumentare lo stress per gli atleti”, già impegnati in tornei come la Nations League, la Coppa America, gli Europei e i vari campionati nazionali. Il calendario, sostiene l’ex tecnico tedesco, è diventato ingestibile: “I giocatori non hanno più tempo per recuperare, né fisicamente né mentalmente”.

Klopp avverte: “Rischiamo un’ondata di infortuni mai vista”

“L’anno scorso c’erano Coppa America ed Europei, quest’anno il Mondiale per Club, e il prossimo ci sarà il Mondiale. Quando dovrebbero riposarsi i calciatori?”, si chiede Klopp, sottolineando come il rischio di infortuni sia ormai fuori controllo. E porta un esempio concreto: Nicolò Savona, giocatore della Juventus, ha già subito una lesione alla caviglia nel nuovo formato del torneo.

“Si pretende che gli atleti giochino ogni partita come se fosse una finale, 70 o 75 volte all’anno. È inaccettabile. Senza pause, anche il prodotto perde valore. È una follia assoluta”.

Pressioni estreme e recupero azzerato: il calcio professionistico è a rischio?

Nel corso dell’intervista, Klopp ha fatto riferimento anche a una dichiarazione dell’esterno brasiliano del Barcellona, Raphinha, che aveva sottolineato come “anche chi guadagna molto ha diritto a fermarsi”. Il manager tedesco ha poi fatto un paragone con l’NBA, dove gli atleti – nonostante stipendi elevatissimi – godono di circa quattro mesi di pausa all’anno.

Virgil van Dijk, ad esempio, non ha mai avuto una pausa del genere, né percepisce quegli stipendi. Eppure si pretende che sia sempre al massimo della forma. Non si può continuare così. È un sistema disumano”, ha denunciato Klopp.

Il problema dell’equilibrio tra spettacolo e benessere degli atleti

Uno dei temi centrali sollevati da Klopp è la sostenibilità del calcio professionistico. Il calendario attuale, con partite ogni tre giorni, competizioni internazionali e tornei estivi, sta minando la salute degli atleti e la qualità dello spettacolo. “In tutta la mia carriera ho avuto solo una volta due settimane e mezzo di preparazione con tutta la squadra. Poi abbiamo giocato ogni tre giorni per un anno intero. Questo non è calcio, è sfruttamento”, ha affermato il dirigente tedesco.

FIFA e club sotto accusa: il richiamo del denaro contro il benessere dei calciatori

Klopp non ha mancato di sottolineare come molte decisioni siano dettate da motivazioni economiche. “Capisco che per alcuni club i premi siano importanti, ma non è così per tutti. Bisogna pensare anche alla salute dei giocatori, non solo ai ricavi”. Il nuovo Mondiale per Club FIFA garantisce premi milionari per ogni fase del torneo, attirando inevitabilmente l’interesse delle big mondiali, ma aumentando ulteriormente il carico agonistico stagionale.

Conclusioni: serve una riforma del calendario calcistico

Le parole di Klopp si aggiungono a un coro crescente di critiche provenienti dal mondo del calcio professionistico. Allenatori, dirigenti, calciatori e sindacati stanno chiedendo a gran voce una revisione del calendario internazionale per tutelare il benessere fisico e mentale dei giocatori, e salvaguardare il futuro stesso dello sport più seguito al mondo.

Il dibattito è aperto e la FIFA, di fronte a un’opinione pubblica sempre più sensibile a questi temi, dovrà rispondere con soluzioni concrete.