Juventus e Dusan Vlahovic: tra permanenza forzata e scenari di mercato complessi
In casa Juventus, il clima è quello di un grande concerto estivo: coinvolgente, travolgente, difficile da lasciare. Un paragone che calza perfettamente con l’atmosfera che si respira nel club bianconero, in cui il senso di appartenenza e la condivisione degli obiettivi rappresentano leve fondamentali. Ma, come spesso accade nel calciomercato, ciò che sembra una forza può anche diventare un ostacolo.
Un gruppo solido, ma il mercato impone delle scelte
All’interno della Juventus si respira un forte spirito di gruppo, unito a un’identità comune che rende il club più simile a una famiglia che a una semplice squadra di calcio. Tuttavia, in fase di trattative estive, questa coesione può trasformarsi in un limite. In questo momento, ogni acquisto Juventus dipende inevitabilmente da una cessione corrispondente.
E il primo nome a venire in mente, tra gli osservati speciali, è quello di Dusan Vlahovic.
Vlahovic ai margini: un contratto pesante e un futuro incerto
L’attaccante serbo si trova in una posizione delicata. Già escluso dal cuore del progetto tecnico di Igor Tudor, come evidenziato anche nel recente Mondiale per Club, Vlahovic appare sempre più lontano dai piani futuri del club. A complicare la situazione, un contratto oneroso in scadenza nel giugno 2026, che pesa enormemente sul bilancio bianconero.
Nonostante qualche interazione social ambigua — tra cui un “like” a Jude Bellingham dopo il successo del Real Madrid proprio contro la Juve — e una rivendicazione orgogliosa della maglia numero 9, il serbo non sembra pronto a prendere in mano il suo futuro.
Incontro in vista tra l’agente di Vlahovic e la dirigenza della Juventus
Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra Damien Comolli e Darko Ristic, agente di Vlahovic, per discutere il futuro dell’attaccante. Con il nuovo direttore generale appena insediato, si riparte da zero: tutte le opzioni sono sul tavolo. Tra queste, si valuta una risoluzione consensuale del contratto con una buonuscita, o un rinnovo-ponte di un anno, utile per spalmare l’ingaggio e permettere al calciatore di trovare continuità in prestito, in una stagione cruciale che porterà al Mondiale 2026 negli Stati Uniti.
La Juventus valuta alternative, ma il peso dell’ingaggio frena il mercato
La dirigenza juventina ha già iniziato a muoversi, ottenendo il via libera di Jonathan David, ma ogni nuova operazione dipende da quello che accadrà con Vlahovic. Il suo stipendio da 12,5 milioni netti rappresenta un freno serio: finché sarà a bilancio, sarà difficile pensare ad alternative come Victor Osimhen, Mateo Retegui o altri nomi di primo livello.
Non solo Vlahovic: altri casi complicati sul tavolo bianconero
Il caso Vlahovic non è isolato. Anche altri giocatori sembrano poco inclini a lasciare Torino, rallentando così le strategie in uscita del club. Ad esempio, la Juventus avrebbe accettato un’offerta da 23 milioni di euro da parte del Nottingham Forest per Timothy Weah e Joseph Nonge Boende Mbangula, ma entrambi i calciatori hanno frenato la trattativa.
Le dichiarazioni dell’entourage e i post enigmatici sui social confermano una certa tensione. Attualmente, sul laterale americano si è fatto avanti con decisione il Marsiglia di Roberto De Zerbi, superando alcuni club di Premier League interessati. Per l’attaccante belga, invece, il Fulham ha mosso passi concreti.
Douglas Luiz, il più vicino all’addio
Il nome più caldo in uscita resta quello di Douglas Luiz. Il centrocampista brasiliano sembra essere l’unico realmente intenzionato a salutare Torino. Il campionato inglese appare come la destinazione più probabile, con Leeds United, Newcastle, Nottingham Forest e Manchester United che seguono da vicino l’evolversi della situazione.