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  • Perché Jannik Sinner si ritira da Toronto?
  • Come cambia il ranking ATP?
  • Cosa aspettarsi dal tennista italiano a Cincinnati e US Open?

Il tennista italiano Jannik Sinner ha annunciato ufficialmente il suo ritiro dal torneo di Toronto, il Masters 1000 canadese che si terrà dal 27 luglio al 7 agosto 2024. La decisione, comunicata domenica 20 luglio, arriva a pochi giorni dall’inizio del torneo, e segna un’importante scelta strategica per l’azzurro, che ha deciso di concentrarsi sugli appuntamenti successivi, a partire dal torneo di Cincinnati e soprattutto sullo US Open, ultimo Grande Slam della stagione, dove Sinner arriverà da campione in carica dopo il trionfo dello scorso anno.

I grandi assenti a Toronto

Oltre a Jannik Sinner, anche altri top player del circuito maschile hanno scelto di non partecipare al torneo di Toronto. Tra questi, spiccano nomi di calibro internazionale come Carlos Alcaraz, Jack Draper e Novak Djokovic, assenti per motivi diversi. La competizione, quindi, si preannuncia priva di alcuni dei protagonisti più attesi, lasciando spazio a nuovi potenziali contendenti.

La strategia di Sinner: difendere i punti e prepararsi per gli appuntamenti decisivi

Il ritiro di Sinner dal torneo canadese è dettato dalla volontà di ricaricare le energie in vista di sfide cruciali per la sua stagione. Il suo obiettivo è quello di difendere il più possibile i punti accumulati nel ranking ATP, per mantenere la posizione di vertice e continuare a tenere a distanza il giovane fenomeno spagnolo Carlos Alcaraz, che attualmente segue l’azzurro con un gap di oltre 3.400 punti.

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Sinner, infatti, ha deciso di concentrare i suoi sforzi su due eventi fondamentali: il torneo di Cincinnati, dove difenderà il titolo vinto nel 2023, e soprattutto il US Open. A New York, Sinner cercherà di ripetere l’impresa della passata stagione, quando si laureò campione battendo Taylor Fritz in finale e conquistando 2.000 punti vitali per il suo cammino verso la vetta del ranking.

I punti persi a Toronto

Con la sua rinuncia a Toronto, Sinner perderà 200 punti, in quanto nella passata edizione, quella del 2024, si era fermato ai quarti di finale contro Andrey Rublev. Nel 2023, invece, Sinner aveva trionfato nel torneo, ma non è riuscito a confermare il suo titolo nell’edizione successiva. Sebbene questa perdita non sia particolarmente rilevante nel complesso del suo calendario, è un passo che Sinner ha deciso di fare per ottimizzare la preparazione per eventi più importanti.

Il futuro del ranking ATP: l’equilibrio tra Sinner e Alcaraz

Al momento, Jannik Sinner guida la classifica ATP con un vantaggio di 3.430 punti su Carlos Alcaraz: 12.030 punti per l’azzurro contro i 8.600 del giovane spagnolo. Tuttavia, il cammino che attende Sinner fino a novembre non sarà affatto semplice. Il tennista italiano dovrà difendere ben 6.030 punti da qui alla fine dell’anno, di cui 200 punti relativi a Toronto. Al contrario, Alcaraz ha un carico di punti da difendere decisamente inferiore: circa 1.060 punti, ma dovrà fare i conti con una serie di tornei molto importanti.

Alcaraz, infatti, dovrà difendere i titoli conquistati agli US Open (2.000 punti), alle ATP Finals (1.500 punti) e nei Masters 1000 di Cincinnati e Shanghai (1.000 punti ciascuno). Nella seconda parte della stagione, il tennista spagnolo ha vinto solo l’ATP 500 di Pechino, portando a casa 500 punti. Quindi, mentre Sinner dovrà lottare per mantenere il suo posto in testa alla classifica, Alcaraz avrà la necessità di difendere un numero considerevole di punti in tornei cruciali.

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L’importanza dei tornei imminenti

La difesa del titolo a Cincinnati e la preparazione per lo US Open sono due tappe fondamentali per Sinner. Se il tennista italiano riuscirà a mantenere la concentrazione e a ottenere buoni risultati nei prossimi tornei, potrà consolidare ulteriormente la sua posizione nel ranking ATP e dare una nuova scossa alla sua carriera, continuando a raccogliere successi a livello mondiale. Alcaraz, dal canto suo, dovrà affrontare una seconda parte di stagione estremamente impegnativa, con l’obiettivo di recuperare terreno e cercare di insidiare il primato di Sinner.

In sintesi, il ritiro dal torneo di Toronto non segna un passo indietro per Sinner, ma una strategia mirata a concentrarsi sui tornei che determineranno la sua posizione finale in classifica. I prossimi appuntamenti si preannunciano cruciali per entrambi i tennisti, con la lotta per il primo posto del ranking ATP che si gioca fino all’ultimo punto.

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