Francesco Totti, ex capitano della Roma, si trova nuovamente al centro di una vicenda legale. Dopo la denuncia dell’ex moglie Ilary Blasi per abbandono di minore, l’ex calciatore è ora indagato dalla Procura di Roma per omessa dichiarazione fiscale al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto. La notizia, riportata dal quotidiano La Verità, ha sollevato nuove preoccupazioni sulla posizione legale di Totti, che potrebbe affrontare conseguenze legali gravi se le accuse venissero confermate.
Omessa dichiarazione e evasione fiscale: cosa è emerso
L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza, ha evidenziato che Totti non avrebbe dichiarato una parte dei suoi redditi derivanti dagli spot pubblicitari. Sebbene la cifra inizialmente fosse relativamente modesta, si è successivamente rivelata significativa, arrivando a una somma di 200.000 euro tra sanzioni e interessi. Secondo quanto riportato dalla stampa, l’ex capitano giallorosso non avrebbe aperto una posizione IVA specifica per gestire questi guadagni, violando così le normative fiscali.
L’indagine ha preso piede quando la Guardia di Finanza ha scoperto questa irregolarità, e nonostante Totti abbia cercato di risolvere la questione versando la somma dovuta, l’inchiesta ha proseguito il suo corso. Le autorità fiscali e la Procura di Roma hanno ricevuto le informazioni dalle Fiamme Gialle, che hanno segnalato la mancata dichiarazione fiscale. A seguito di ciò, i pubblici ministeri hanno deciso di iscrivere Francesco Totti nel registro degli indagati per omessa dichiarazione fiscale. Il 43enne ex calciatore dovrà comparire in Procura a metà dicembre, convocato dal pm Vincenzo Barba.
Ilary Blasi e i conti esteri: un legame con l’indagine fiscale?
Secondo quanto riportato dal quotidiano La Verità, le indagini non sono state avviate sulla base della denuncia della Blasi riguardo presunti conti esteri intestati a Totti, ma piuttosto su incassi legati alla sua attività pubblicitaria. L’ex moglie, infatti, aveva precedentemente accusato Totti di aver aperto conti bancari a Singapore e negli Stati Uniti. Tuttavia, le verifiche fiscali si sono concentrate su un altro aspetto: la gestione dei suoi guadagni derivanti dalla pubblicità e la relativa evasione fiscale.
Se l’accusa di omessa dichiarazione venisse confermata, Francesco Totti potrebbe affrontare una pena che va da 2 a 5 anni di carcere, come previsto dall’articolo 5 del decreto legislativo 74/2000, che regola i reati fiscali in Italia. La vicenda aggiunge un ulteriore capitolo alle difficoltà legali che l’ex calciatore sta affrontando dopo il suo ritiro dal calcio.