Brasile, 17 anni per furto del pallone firmato da Neymar

Perché un pallone autografato da Neymar è costato 17 anni di carcere? Cosa è successo davvero durante l'assalto alle istituzioni in Brasile?

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Brasile: condannato a 17 anni per il furto del pallone autografato da Neymar

L’8 gennaio 2023, una folla di sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro ha preso d’assalto le principali sedi istituzionali del Brasile a Brasilia, tra cui il Congresso Nazionale, il Palazzo Presidenziale e la Corte Suprema Federale. L’episodio, che ha sconvolto l’opinione pubblica internazionale, è stato subito paragonato all’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti avvenuto il 6 gennaio 2021.

L’attacco alle istituzioni brasiliane: un tentativo di sovvertire la democrazia

Le immagini dell’assalto mostrano centinaia di manifestanti, molti dei quali vestiti con i colori nazionali del Brasile, forzare gli ingressi degli edifici governativi. L’obiettivo dichiarato era quello di rovesciare il neoeletto presidente Luiz Inácio Lula da Silva, democraticamente insediatosi dopo le elezioni del 2022. Il gesto ha rappresentato un grave attacco allo stato di diritto in Brasile, suscitando condanne da parte della comunità internazionale.

Tra i rivoltosi, anche un ladro “patriottico”

Tra i partecipanti all’irruzione è stato identificato anche Nelson Ribeiro Fonseca Junior, 35 anni all’epoca dei fatti. Approfittando del caos generato dall’invasione delle istituzioni, Fonseca ha sottratto un oggetto di valore simbolico: un pallone da calcio autografato da Neymar, esposto all’interno del Parlamento brasiliano.

Il gesto non è passato inosservato. Le telecamere di sicurezza hanno ripreso l’intera scena e, nei giorni successivi, Fonseca è stato identificato e interrogato. Durante il processo, ha dichiarato di aver preso il pallone per “proteggerlo” e preservarlo, sostenendo che il suo intento non fosse quello di rubare.

Una condanna esemplare: 17 anni di carcere

La giustificazione dell’imputato non ha convinto la giustizia brasiliana. Il giudice Alexandre de Moraes, incaricato del processo, ha motivato la sentenza sottolineando la gravità del furto: “L’imputato Nelson Ribeiro Fonseca Junior ha confessato di aver rubato il pallone, che è un bene unico che fa parte del nostro patrimonio nazionale”.

La condanna inflitta è stata particolarmente severa: 17 anni di reclusione, pena che comprende la partecipazione all’assalto, ma anche l’aggravante rappresentata dal furto del cimelio sportivo.

Il valore simbolico del pallone autografato da Neymar

Il pallone in questione non era un semplice oggetto da collezione: firmato da Neymar, una delle figure più iconiche del calcio brasiliano, aveva un alto valore affettivo e culturale. Era custodito nel Parlamento come simbolo dell’unione tra sport e identità nazionale. La sottrazione dell’oggetto è stata interpretata come un gesto simbolico contro lo Stato stesso.

Ripercussioni politiche e sociali in Brasile

L’episodio dell’8 gennaio ha avuto conseguenze profonde sulla politica brasiliana. Il governo di Lula ha rafforzato le misure di sicurezza nelle istituzioni e ha avviato una vasta inchiesta per individuare i responsabili dell’attacco. Migliaia di persone sono state indagate o arrestate. L’evento ha riacceso il dibattito sull’estremismo politico, sul ruolo dei social media nella radicalizzazione e sulla tutela delle istituzioni democratiche in Brasile.