DIRETTA CALCIO – La UEFA Champions League, torneo calcistico europeo per eccellenza, si prepara a un nuovo format che coinvolgerà 36 squadre, promettendo un aumento dei fondi disponibili per i club partecipanti. L’UEFA, forse nel tentativo di lenire il disappunto causato dall’annullamento del controverso progetto della Superlega, sembra voler soddisfare le squadre coinvolte con finanziamenti extra, mantenendo al contempo l’elemento di meritocrazia sul campo.
La partecipazione alla nuova Champions League promette proventi sostanziosi per i club italiani. Secondo quanto riportato da un’inchiesta condotta dalla Gazzetta dello Sport, i club italiani potrebbero incassare immediatamente una somma complessiva di 230 milioni di euro. L’Inter si piazzerebbe al vertice con 54 milioni, seguita da Juventus (53 milioni), Atalanta (50 milioni), Milan (44 milioni) e infine Bologna (28 milioni), quest’ultimo alla sua prima partecipazione dopo l’edizione inaugurale del 1964-65. Tuttavia, i proventi del Bologna potrebbero aumentare ulteriormente se le sette squadre che si qualificano tramite i preliminari hanno un ranking inferiore rispetto ai rossoblù.
Il nuovo format non si limita al tradizionale “market pool”, ma prevede anche una distribuzione basata sui risultati e sul merito. La vincita del torneo potrebbe portare a guadagni significativi per Inter e Juventus, con un potenziale introito massimo di 150 milioni di euro. Come precisato dalla Gazzetta dello Sport, i flussi finanziari sono stati riorganizzati in tre categorie principali: la quota di partecipazione, legata strettamente alla presenza nel torneo, con un totale di 670 milioni di euro; i proventi legati ai risultati, che rappresentano la voce più consistente con un totale di 950 milioni di euro; infine, una combinazione tra il vecchio “market pool” e il ranking storico, che assegna fino a 850 milioni di euro in base alle prestazioni passate e all’appeal commerciale dei club.
Tra i club che incasseranno di più sin dall’inizio del torneo troviamo le solite protagoniste del calcio europeo: Real Madrid (142 milioni di euro), Borussia Dortmund (119 milioni), Bayern Monaco (119 milioni), PSG (117 milioni), Manchester City (109 milioni), Barcellona (99 milioni) e Arsenal (91 milioni). Queste cifre evidenziano la lucratività della partecipazione alla Champions League e il crescente valore economico del calcio professionistico europeo.
Il nuovo format della Champions League si configura dunque come una vetrina non solo per il talento calcistico, ma anche per gli investimenti finanziari dei club partecipanti. La distribuzione dei proventi, basata sia sulle prestazioni sportive che sull’appeal commerciale, promette di ampliare la portata economica del torneo e di rafforzare ulteriormente il suo status di competizione calcistica più prestigiosa a livello continentale.
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