La ventiseiesima giornata prende il via sabato alle 18 con Napoli Atalanta (1 a 1.55, X a 4.10, 2 a 6.25). I bergamaschi, in quinta posizione, affrontano la difficile trasferta di Napoli, dopo aver vinto l’andata per 1 a 0. La squadra di Gasperini esordì in serie A proprio a Napoli nel 1938 e retrocesse immediatamente. Oggi ha alle spalle 6 successi in trasferta, mentre i partenopei in casa hanno vinto 9 volte.
Juventus Empoli. In serata la Juventus ospita l’Empoli (1 a 1.14, X a 8.50, 2 a 19.00). Allo Stadium la Vecchia Signora ha conquistato 8 vittorie e un pareggio e anche all’andata è stato un successo: 3 a 0 per i bianconeri. I toscani sono quartultimi e con i loro 22 punti tengono in vita le ridottissime speranze di salvezza di Palermo, Crotone e Pescara.
Domenica alle 12.30 scendono in campo Palermo Sampdoria (1 a 3.00, X a 3.40, 2 a 2.35). I numeri dei rosaneri al Barbera sono drammatici: una vittoria, un pareggio e dieci sconfitte. Il cambio dell’allenatore non ha consentito recuperi clamorosi e la difesa è la peggiore del campionato, con 49 reti subite, alle spalle del Crotone e del Cagliari. Da tranquilla zona di centroclassifica la Samp, con Muriel e Schick, è in grande spolvero.
Nel pomeriggio Lazio Udinese (1 a 1.42, X a 4.75, 2 a 7.50). All’andata fu 3 a 0 per le aquile, con uno scatenato Immobile in doppietta. Oggi tra le due squadre ci sono 18 punti di distacco: la Lazio in zona Europa, l’Udinese a metà classifica ma fischiata dal suo pubblico. L’assenza per ritiro di Di Natale si fa sentire e Mr Delneri si dichiara molto deluso dalla squadra. Di umore opposto l’Inzaghi della Lazio, carico di bel gioco ma anche di punti.
In contemporanea si affrontano Sassuolo Milan (1 a 2.95, X a 3.30, 2 a 2.45). Quando vedono le maglie del Milan i neroverdi del Sassuolo cambiano marcia, vincono, stravincono e contribuiscono a licenziare allenatori. Insomma, il Mapei Stadium è un incubo per i rossoneri. Nel 2014 finì 4 a 3 e la sconfitta decretò l’esonero dell’allora tecnico rossonero, Massimiliano Allegri. Nel 2015 il punteggio fu 3 a 2 e la carriera fulminea di “Pippo” Inzaghi in rossonero si interruppe. Nel 2016 2 a 0. Sempre a favore del Sassuolo. Per non parlare del campionato scorso che ha consentito al Sassuolo di andare in Europa e ha relegato il Milan all’ennesima stagione senza trofei internazionali.
Allo Scida si gioca Crotone Cagliari (1 a 2.45, X a 3.25, 2 a 2.95). La difesa dei rossoblù parla chiaro: 55 goal subiti. E l’attacco non brilla certo: 33 goal. In trasferta il Cagliari ha perso 10 partite, ottenuto due pareggi e una sola vittoria. Bis a Crotone? I calabresi non stanno meglio: 49 goal fin qui subiti. All’andata 2 a 1 per il Cagliari.
Al Bentegodi di Verona si gioca Chievo Pescara (1 a 1.83, X a 3.80, 2 a 4.10). Non c’è dubbio: gli appassionati di Zeman tifano per un altro 5 a 0, questa volta a Verona. I tifosi anti-Zeman sperano che ritorni alle sue difese con molti buchi. Il tecnico boemo metterà in campo un ventenne di scuola Juve: Alberto Cerri, il centravanti di 194 centimetri che ha entusiasmato con il Genoa.
Chiude il pomeriggio Genoa Bologna (1 a 2.05, X a 3.40, 2 a 3.75). Ai giorni nostri l’incontro tra le due squadre rossoblù è uno spareggio tra delusi: Il Bologna di Donadoni che perde quattro incontri consecutivi e il Genoa di Mandorlini, chiamato a sostituire Juric. E pensare che nel 1925 le due squadre si disputarono la finale del campionato del Nord Italia a suon di spareggi e di partite annullate.
Alle 20.45 big match Inter Roma (1 a 2.55, X a 3.50, 2 a 2.70). Dopo il suo primo goal (a Bologna), Gabigol si fa portavoce della squadra, lanciando un appello ai tifosi per un San Siro tutto esaurito. Tra le due squadre ci sono 8 punti di distacco. Rientra Icardi (15 reti) che tenterà di accorciare le distanze da Higuain e Dzeko (19 reti). Dal 2010 i nerazzurri non hanno mai disputato le prime venticinque giornate con tanti successi. Insomma, è dal “Triplete” che l’Inter non viaggia tanto forte.
Nel posticipo di lunedì si gioca Fiorentina Torino (1 a 1.85, X a 3.70, 2 a 4.10). Le speranze di un posto in Europa League sono scarse su entrambi i fronti, il Toro è addirittura distanziato di 5 punti dai Viola, a loro volta lontani 8 punti dalla sorprendente Atalanta. Gli elementi negativi non impediscono alle due tifoserie di confermare allo stadio il gemellaggio che risale ai primi anni 70. Fiorentina e Toro sono infatti legate da un comun denominatore: la “rivalità sportiva” nei confronti della Juventus.
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