TORINO – Nuove turbolenze scuotono l’assetto dirigenziale della Juventus. A poche ore dalla sconfitta della Roma, un’indiscrezione destinata a fare rumore ha catalizzato l’attenzione del mondo calcistico: Francesco Calvo lascerà il club bianconero al termine della stagione. La notizia, diffusa da Telelombardia e confermata da Calciomercato.com, arriva a soli due turni dalla conclusione del campionato, mentre i bianconeri sono ancora in piena corsa per la qualificazione alla Champions League.
L’annuncio delle dimissioni di Calvo, attuale Managing Director Revenue & Football Development, si inserisce in un contesto già segnato da cambiamenti e tensioni interne. A rendere il quadro ancora più critico è il nodo legato al nuovo sponsor di maglia della Juventus, un tema centrale nella strategia commerciale del club in vista del prossimo Mondiale per Club FIFA.
Calvo, già in Juventus tra il 2011 e il 2014, era rientrato nel club torinese nell’aprile 2022 come Chief of Staff. Dal gennaio 2023 aveva assunto il ruolo di Chief Football Officer, a diretto riporto del CEO, fino all’attuale incarico. Figura centrale nella governance della società, il dirigente è oggi indicato da fonti molto accreditate come vicino a un’importante opportunità in Premier League, precisamente all’Aston Villa, uno dei club emergenti del panorama inglese.
Il possibile trasferimento rappresenterebbe per Calvo un nuovo slancio professionale in un campionato in forte espansione commerciale e mediatica, mentre per la Juventus significherebbe l’addio a una delle figure chiave nella costruzione dell’attuale modello organizzativo.
Con l’uscita di scena di Calvo, la Juventus si ritrova a dover affrontare l’ennesima fase di transizione. Il club dovrà identificare un nuovo profilo per la gestione delle aree commerciali e sportive, in un momento delicato in cui si intrecciano scelte strategiche e obiettivi sportivi a breve termine. Il baricentro decisionale si sposta ora su John Elkann, azionista di riferimento e figura centrale nella governance del club, che intratteneva un rapporto diretto con Calvo.
Tuttavia, qualsiasi decisione sulla riorganizzazione societaria sarà verosimilmente posticipata: la priorità assoluta resta il raggiungimento della Champions League, obiettivo fondamentale per il bilancio economico e per la competitività internazionale della Juventus.
Il clima in casa bianconera resta teso, e i prossimi giorni si preannunciano decisivi per delineare il futuro non solo della dirigenza, ma dell’intera strategia sportiva e commerciale del club.
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