“Non abbiamo scoraggiato o incoraggiato nessuno a fare niente, e’ per questo che esiste l’Unione Europea, per questo genere di cose. Ci stanno provando: se funziona bene, altrimenti non costa loro nulla”. Bernie Ecclestone appare tutt’altro che preoccupato dai ricorsi presentati da Sauber e Force India davanti alla Commissione Europea contro i criteri di distribuzione dei proventi commerciali F1. Se la Commissione Ue decide di indagare e la Formula Uno fosse ritenuta colpevole di abuso di potere, potrebbe ricevere una multa pari al 10% del suo fatturato (che lo scorso anno ha quasi raggiunto il miliardo e mezzo di euro). “La questione di fondo e’ che queste scuderie stanno dicendo che vengono dati troppi soldi ad alcuni team e non abbastanza ad altri – spiega Ecclestone ad ‘Autosport’ – Ma tutto e’ stato fatto in modo che ciascuno sapesse quanto avrebbe preso e cosa sarebbe successo e tutti hanno firmato dei contratti che erano molto chiari. Suppongo abbiano cambiato idea e non gliene faccio una colpa. Qualcuno ora dara’ un’occhiata e decidera’ se gli accordi firmati sono validi e dunque devono adeguarsi o se non sono validi e vanno cambiati. Dal nostro punto di vista non fara’ alcuna differenza”. Fonte Sport Repubblica.
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