Bologna – Una notte magica allo Stadio Olimpico di Roma per il Bologna FC, che conquista la sua terza Coppa Italia superando l’AC Milan con un secco 1-0. Un risultato che riporta il club emiliano al trionfo nella competizione nazionale dopo 51 anni di attesa. L’ultimo successo risaliva infatti al 1974.
La squadra allenata da Vincenzo Italiano ha saputo imporsi grazie a un gol nella ripresa firmato da Ndoye, autore di una prestazione decisiva. Per il tecnico rossoblù si tratta anche del primo trofeo in carriera, un traguardo che potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per il club.
L’avvio della sfida è stato segnato da grande tensione e agonismo. Il Milan parte forte e si rende subito pericoloso: al 4’ minuto, Leao sfreccia sulla fascia sinistra e serve un pallone d’oro a Jimenez, che però non riesce a centrare lo specchio della porta da posizione favorevole.
Il Bologna, dopo un inizio contratto, prende coraggio e sfiora il gol su calcio di punizione con Miranda, ma Maignan risponde con un intervento provvidenziale. Al 10’, l’occasione più clamorosa del primo tempo è ancora per i rossoneri: su un cross di Jimenez, Beukema devia pericolosamente verso la propria porta, costringendo Skorupski a un grande riflesso. Il pallone finisce sui piedi di Jovic, che però spreca tutto calciando addosso al portiere polacco da pochi passi.
Con il passare dei minuti, il ritmo cala e cresce il nervosismo. Il direttore di gara Mariani fatica a gestire le tensioni in campo, con proteste da entrambe le panchine. Il primo tempo si chiude sullo 0-0, risultato giusto per quanto visto fino a quel momento.
Il secondo tempo si apre con entrambe le squadre decise a sbloccare il risultato. L’episodio decisivo arriva al 52’: una lunga azione offensiva del Bologna porta la palla a Ndoye, che controlla al limite dell’area, si accentra e con un destro potente batte Maignan sul primo palo. È il gol dell’1-0 che infiamma la curva rossoblù.
Il Milan, allenato da Sérgio Conceição, prova subito a cambiare volto alla partita con una serie di sostituzioni offensive: dentro Walker, João Félix e Giménez, in un sistema più sbilanciato che si trasforma in un 4-2-4. Ma la mossa non produce gli effetti sperati.
Nei minuti finali, il tecnico portoghese tenta il tutto per tutto inserendo anche Abraham e Chukwueze, ma il Bologna resiste con ordine e determinazione. Nonostante i sei minuti di recupero concessi, il Milan non riesce mai a creare una vera occasione da gol, sbattendo contro il muro difensivo emiliano.
Al triplice fischio è festa grande per i tifosi del Bologna, che celebrano un successo atteso da oltre mezzo secolo. La Coppa Italia 2025 va così ai rossoblù, protagonisti di un percorso sorprendente e culminato con una vittoria che resterà nella storia del club.
Con questo trionfo, Vincenzo Italiano entra di diritto nella storia del Bologna. Dopo anni di ottimo lavoro nelle piazze di Spezia e Firenze, il tecnico riesce finalmente a coronare il suo percorso con un titolo importante. Per lui è il primo trofeo in carriera, sia da allenatore che da giocatore.
Per il Milan, invece, si tratta dell’ennesima delusione in Coppa Italia. L’ultimo successo nella competizione risale al 2003, e il digiuno continua anche in questa stagione. Nonostante un organico ricco di talento e una manovra spesso fluida in campionato, i rossoneri non sono riusciti a trovare la via del gol nella notte più importante.
La sconfitta potrebbe aprire a nuove riflessioni in casa milanista in vista della prossima stagione.
Marcatori Gol: 8′ st Ndoye (B)
Milan (3-4-2-1): Maignan; Tomori (17′ st Walker), Gabbia, Pavlovic; Jimenez (17′ st Joao Felix), Fofana (43′ st Chukwueze), Reijnders, Hernandez; Pulisic (43′ st Abraham), Leao; Jovic (17′ st Gimenez). Allenatore: Conceiçao.
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Holm (31′ st Calabria), Beukema, Lucumi, Miranda; Ferguson, Freuler; Orsolini (24′ st Casale), Fabbian, (24′ st Pobega) Ndoye (35′ st Odgaard); Castro (35′ st Dallinga). Allenatore: Italiano.
Arbitro: Mariani. Ammoniti: Tomori (M), Ferguson (B), Pulisic (M), Fabbian (B), Lucumi (B).
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