Lutto nel calcio: pallone in lacrime, addio al portiere - Calcioin.it (Canva)
Il portiere si è spento lasciando nello sconforto gli appassionati di calcio, specialmente coloro che ne avevano apprezzato anche il lato umano.
Il lutto che ha colpito il mondo del calcio è davvero tra i più dolorosi. Il grande portiere se n’è andato, lasciando tutta la sua comunità senza un punto di riferimento sia sul piano sportivo che umano. La notizia si è diffusa rapidamente nelle scorse ore: in tanti stanno già lasciando messaggi di cordoglio e affetto per una figura che verrà ricordata per sempre.
Giuliano Boetti, colonna del calcio della Val Bormida, è venuto a mancare la mattina di mercoledì 10 settembre all’età di 88 anni. Come riportato dal sito Ivg.it l’ex portiere si è spento a causa di un ictus. Non è appena si è sparsa la voce della morte di Boetti in tanti si sono sciolti in lacrime. Quelli con qualche anno in più hanno ricordato le gesta del portiere, che dopo aver appeso i guanti al chiodo è riuscito a distinguersi anche come collaboratore di Cairese e Aurora, le due società con cui è stato legato per tutta la sua vita.
Boetti è poi diventato anche gestore dei terreni di gioco, che apparivano sempre perfetti grazie alla sua cura estremamente professionale. Come accennato l’88enne era molto ben voluto anche per le sue doti umane: la gentilezza e la disponibilità erano alcuni dei suoi marchi di fabbrica, come ricordano in queste ore i tanti che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.
Proprio la Cairese ha voluto ricordare Boetti con un messaggio che ha commosso molto gli appassionati del calcio valbormidese. Il club, infatti, ha ricordato tutto il percorso del portiere, che esordì con la squadra nei primi anni ’50 quando aveva solo 18 anni e che una volta terminata la carriera tra i pali decise di trasmettere la passione ai più giovani continuando a collaborare con la Cairese e allo stesso tempo diventando dirigente del settore giovanile dell’Aurora.
“Giuliano non era solo un collaboratore – prosegue la Cairese – era un amico, un punto di riferimento, un pezzo della nostra famiglia gialloblù. Ci mancheranno il suo sorriso, la sua voce, la sua presenza costante“.
L’ex sindaco e attuale consigliere comunale Fulvio Briano ha ricordato come qualche anno fa venne deciso di dedicare il campo in sintetico dello stadio Brin alla memoria di suo figlio Stefano. Giuliano Boetti lascia la figlia Emanuela e i suoi amati nipoti.
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