In un clima di grande incertezza attorno alla Juventus, tra piani futuri in discussione e nomi altisonanti accostati alla panchina bianconera, una sola realtà sembra ormai definita: Igor Tudor sarà l’allenatore dei bianconeri al prossimo Mondiale per Club 2025. Una certezza maturata dopo giorni di confusione e ripensamenti che hanno agitato il panorama juventino.
Fino a lunedì mattina, infatti, tutto faceva pensare a un addio definitivo. Tudor, dopo aver riportato la squadra in Champions League grazie alla fondamentale vittoria sul campo del Venezia, sembrava destinato a concludere la propria avventura con un addio condito da delusione e tensione. Ma, a sorpresa, il giorno successivo è arrivata la smentita da parte del suo entourage: il tecnico croato, in base al contratto, guiderà la Juventus negli Stati Uniti per il torneo FIFA.
Nonostante il raggiungimento del quarto posto in campionato — traguardo che ha attivato in automatico la clausola di rinnovo fino a giugno 2026 — Igor Tudor sarà al Mondiale da allenatore formalmente in scadenza. Questo perché la dirigenza juventina stava valutando un possibile cambio di guida tecnica, con un nome pesante sul tavolo: Antonio Conte.
Il grande ritorno di Antonio Conte a Torino era atteso per metà luglio, dopo il periodo di riposo post-scudetto vinto con il Napoli. Tuttavia, lo scenario è cambiato. L’ex ct della Nazionale non ha ancora preso una decisione definitiva: da un lato il forte corteggiamento del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, dall’altro la complessa situazione familiare che renderebbe difficile un trasferimento lontano dalla Campania.
In parallelo, alcune voci interne alla Juventus indicano una possibile freddezza tra Conte e una parte della dirigenza, ostacolo che potrebbe compromettere un eventuale accordo. A rendere il tutto ancora più incerto, c’è il noto carattere imprevedibile dell’allenatore leccese, che rende ogni previsione aleatoria.
Nel frattempo, la Juventus riparte da Tudor, che volerà negli Stati Uniti con un contratto rinnovato automaticamente ma non blindato. Il suo futuro a Torino, infatti, è tutt’altro che scontato. Non sarebbe la prima scelta per la stagione 2025/2026, ma nella storia del calcio non sono rari i ripensamenti destinati a rivelarsi vincenti.
In caso di cambiamento, i nomi sul taccuino della dirigenza juventina non mancano. Tra questi spicca Gian Piero Gasperini, attualmente vicino alla Roma, ma da sempre attratto dalla possibilità di tornare a Torino, la sua città natale. Il “richiamo di casa” potrebbe avere un peso decisivo nel suo futuro.
Anche Roberto Mancini, attualmente ct dell’Arabia Saudita, è stato accostato al club bianconero, mentre Raffaele Palladino, giovane tecnico emergente, resta sullo sfondo come opzione più innovativa. Per ora, però, si tratta solo di speculazioni di mercato, che alimentano il dibattito tra tifosi e addetti ai lavori, ma non trovano conferme ufficiali.
La sola verità concreta in questo momento è che Igor Tudor guiderà la Juventus al Mondiale per Club. Che piaccia o meno, è l’unico punto fermo in una situazione in continuo divenire. Il resto resta sospeso tra valutazioni interne, scenari tattici e le dinamiche spesso imprevedibili del calciomercato estivo.
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