Calcio

Juventus: Perché l’esonero di Thiago Motta viene rimandato?

Perché la Juventus potrebbe esonerare Thiago Motta solo ad aprile dopo il Genoa? Bilancio e implicazioni per il futuro della società bianconera

Il futuro di Thiago Motta sulla panchina della Juventus sembra ormai segnato. Nonostante le aspettative di un esonero immediato dopo la sconfitta contro la Fiorentina, il club ha deciso di non prendere provvedimenti drastici. Dietro questa scelta, ci sono ragioni principalmente di natura economica, che riguardano il bilancio della società bianconera.

La situazione attuale e le prospettive future per Thiago Motta

In molti si aspettavano che Thiago Motta venisse esonerato subito dopo il secondo tracollo consecutivo in campionato, che ha visto la Juventus cedere 3-0 contro la Fiorentina. Al termine della partita, però, Cristiano Giuntoli, direttore sportivo della Juventus, ha confermato la fiducia nel tecnico, almeno ufficialmente.

Le dichiarazioni di Giuntoli, però, sono state considerate più una mossa di facciata che una vera e propria dichiarazione di supporto per l’allenatore. La fiducia della dirigenza nei confronti di Motta appare infatti ai minimi storici, sia per quanto riguarda le prestazioni sul campo che per la gestione complessiva della squadra.

Se, come è ormai quasi certo, l’addio di Thiago Motta alla Juventus avverrà al termine della stagione, l’ipotesi di una separazione anticipata, subito dopo il match contro il Genoa, sta guadagnando sempre più terreno. La domanda, però, è: perché il club ha deciso di non esonerarlo subito?

I motivi economici dietro la scelta della Juventus

La decisione di non esonerare Thiago Motta dopo la sconfitta contro la Fiorentina è legata a fattori finanziari. Esonerare Motta immediatamente avrebbe comportato un impatto significativo sul bilancio del club, quindi la Juventus ha scelto di aspettare il mese di aprile per prendere una decisione. Il motivo principale riguarda la tempistica: esonerare il tecnico in questo periodo permetterebbe alla Juventus di contabilizzare le perdite nel trimestre successivo (aprile, maggio, giugno), dando così al club la possibilità di recuperare parte di questi costi grazie a cessioni di giocatori o altre operazioni economiche.

Un altro fattore determinante riguarda la finestra di mercato estiva, che si aprirà dal primo al 10 giugno. In questo periodo, la Juventus avrà l’opportunità di fare alcune operazioni di mercato, anche in vista della partecipazione al Mondiale per Club. Esonerare Thiago Motta ad aprile permetterebbe dunque di gestire meglio la situazione finanziaria della squadra, con una finestra temporale che favorisce il recupero delle perdite.

L’impatto economico dell’esonero

Il contratto di Thiago Motta con la Juventus scadrà nel 2027, e attualmente l’allenatore percepisce un compenso di 3,5 milioni di euro netti all’anno, a cui si aggiungono bonus legati ai risultati raggiunti. Se l’esonero dovesse avvenire alla fine di questa stagione, il costo totale per la Juventus potrebbe aggirarsi attorno ai 15 milioni di euro, comprensivi di indennità e compensi dovuti.

A questa cifra va aggiunto anche il costo dello staff di Motta, il che porterebbe la spesa complessiva vicino ai 20 milioni di euro. Si tratta di una somma significativa, soprattutto per un club che sta cercando di risanare le proprie finanze, molto danneggiate negli ultimi anni.

Le difficoltà sportive e interne che hanno portato all’esonero

Non sono solo le questioni economiche a spingere la Juventus verso una separazione da Thiago Motta. Le ragioni sono molteplici e riguardano tanto i risultati sportivi quanto la gestione della squadra. In Serie A, la Juventus è attualmente quinta in classifica, con un distacco che sembra irrecuperabile rispetto alle prime posizioni. La squadra non è mai stata veramente in lotta per lo Scudetto e ha accumulato ben sette punti in meno rispetto alla scorsa stagione a questo stesso punto del campionato.

Inoltre, le eliminazioni nelle competizioni europee, prima contro il PSV Eindhoven nei playoff di Champions League e successivamente contro l’Empoli nei quarti di finale di Coppa Italia, hanno dimostrato l’incapacità della squadra di competere a livello internazionale, aumentando il malcontento tra i tifosi e la dirigenza. Un altro aspetto critico riguarda la prestazione complessiva della squadra. La Juventus non è riuscita a esprimere un gioco convincente, mostrando spesso fragilità difensive e una mancanza di identità chiara sotto la guida di Motta.

Infine, la gestione dei rapporti con i giocatori è un altro fattore che ha contribuito al possibile esonero. Fin dall’inizio della stagione, si sono registrati numerosi scontri tra il tecnico e alcuni giocatori chiave, come Danilo (il quale poi ha lasciato Torino) e Vlahovic, mentre altri casi meno eclatanti hanno coinvolto giocatori come Gatti, Yildiz e Cambiaso. Un ambiente spogliatoio deteriorato ha sicuramente influenzato il rendimento della squadra e messo sotto pressione la figura di Motta.

Cosa cambia per la Juventus

In conclusione, l’esonero di Thiago Motta sembra essere ormai inevitabile, con la Juventus che ha scelto di aspettare il mese di aprile per prendere una decisione ufficiale. Nonostante la possibilità di una separazione anticipata dopo la partita con il Genoa, la dirigenza bianconera è consapevole che i costi legati a un esonero immediato potrebbero avere un impatto negativo sul bilancio del club. Pertanto, la Juventus sembra aver preferito adottare un approccio più cauto, allineando la decisione con il termine del trimestre finanziario e preparando il terreno per eventuali operazioni sul mercato estivo.

La separazione con Motta, che ormai appare inevitabile, segnerà un punto di svolta nella stagione della Juventus, la quale dovrà decidere chi prenderà il suo posto per cercare di rilanciare il club verso l’obiettivo di una qualificazione alla Champions League e una gestione più solida sul piano tecnico e finanziario.

Roberto Guida

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