Giuseppe Chinè è l’attuale procuratore federale della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) ed è stato coinvolto in diverse controversie sulla giustizia sportiva in Italia. Le principali accuse contro Chinè riguardano la gestione di inchieste su illeciti finanziari nel calcio.
Giuseppe Chinè ha guidato l’inchiesta sulle plusvalenze della Juventus, che ha portato alla penalizzazione di 15 punti nella stagione 2022-2023. La Corte d’Appello Federale ha accolto la richiesta di revocazione dell’assoluzione precedente, basandosi su nuove prove della Procura di Torino. Chinè ha dichiarato che la Juventus ha falsato la competizione sportiva, danneggiando altre società.
Nel 2020, Chinè ha aperto un’inchiesta su Luis Suárez, relativa all’esame di italiano sostenuto presso l’Università per Stranieri di Perugia per ottenere la cittadinanza italiana. L’esame è stato definito una “farsa” per facilitare il trasferimento alla Juventus. Gli atti sono stati trasmessi all’autorità giudiziaria di Perugia.
Nel 2021, Chinè è stato accusato di conflitto di interesse per aver ricoperto contemporaneamente l’incarico di procuratore FIGC e capo di gabinetto del MEF. Non avrebbe dichiarato l’incarico federale, sollevando interrogazioni parlamentari.
Nel 2023, Giuseppe Chinè ha aperto un’inchiesta su Luciano Moggi, presente a bordo campo durante una partita Primavera tra Napoli e Juventus, nonostante la sua radiazione a vita. Moggi ha reagito parlando di stalking da parte della Procura.
L’operazione Osimhen-Napoli-Lille è stata già oggetto di indagini della giustizia sportiva. Il Tribunale Federale Nazionale e la Corte Federale d’Appello avevano prosciolto il Napoli. La Procura FIGC non ha trovato nuovi elementi per procedere con la revocazione del caso.
Nel 2025, la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per falso in bilancio contro De Laurentiis. Tuttavia, la Procura Federale FIGC, guidata da Chinè, non ha ritenuto emersi fatti nuovi per riaprire il procedimento sportivo.
Le plusvalenze Napoli-Lille relative a Osimhen non presentavano le stesse caratteristiche di illecito sportivo evidenziate nel caso Juventus. Nel caso bianconero, vi era la volontà di alterare i valori di mercato, configurando una violazione grave del Codice di Giustizia Sportiva.
Giuseppe Chinè non ha punito il Napoli per le plusvalenze di Osimhen perché:
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