Qualificazioni ai Mondiali Perù-Venezuela: L’attacco senza precedenti della polizia peruviana ai giocatori venezuelani

La partita di martedì tra le squadre di Perù e Venezuela, prima delle qualificazioni ai Mondiali, ha lasciato un’immagine tanto inedita quanto deplorevole a Lima: la polizia locale ha...

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La partita di martedì tra le squadre di Perù e Venezuela, prima delle qualificazioni ai Mondiali, ha lasciato un’immagine tanto inedita quanto deplorevole a Lima: la polizia locale ha attaccato i giocatori del ‘vinotinto’ che volevano avvicinarsi a loro dall’erba per salutare i loro tifosi alla fine della partita.

Le immagini condivise sui social network mostrano che, dopo il fischio finale (risultato 1-1), i giocatori venezuelani sono scesi in campo verso gli spalti per festeggiare il risultato con i loro tifosi allo Stadio Nazionale.

Ma la polizia peruviana ha cercato di impedirlo. La stella del vinotinto Salomón Rondón è addirittura saltata oltre la recinzione per lanciare la sua maglia con il numero 23, ma subito gli agenti hanno cominciato ad avvisare ea spingere i venezuelani verso l’erba. Dopo che gli atleti si sono lamentati, ci sono stati degli spintoni ed è iniziato il litigio.

Uno degli agenti di polizia ha tirato fuori il manganello e ha aggredito alla mano uno dei giocatori, Nahuel Ferraresi, scatenando la rabbia dei suoi compagni, che hanno iniziato a urlare contro gli agenti.

‘Una nuova arbitrarietà’

L’atmosfera era già surriscaldata dopo che le autorità hanno deciso di effettuare un controllo dell’immigrazione per accedere allo stadio, cosa che i tifosi venezuelani hanno descritto come un atto di xenofobia.

Circa 2.000 agenti sono stati schierati a guardia della riunione. All’operazione ha partecipato il Gruppo speciale contro la criminalità organizzata (Grecco), che all’inizio del mese è stata presentata dall’allora ministro dell’Interno, Vicente Romero, come un ‘gruppo altamente qualificato’.

Né il governo peruviano né la Conmebol hanno ancora commentato quanto accaduto.

‘Xenofobia anti-venezuelana’

Alcune ore dopo la partita, il ministro degli Esteri venezuelano, Yvan Gil, ha denunciato mercoledì che il governo del Perù ha commesso ‘una nuova arbitrarietà’ contro i venezuelani ‘impedendo’ all’aereo di riportare il ‘vinotinto’ di fare rifornimento.

‘Il governo del Perù compie un rapimento vendicativo della nostra squadra, che ieri ha giocato una partita straordinaria. Chiediamo la cessazione immediata degli attacchi contro la nostra squadra e il popolo venezuelano, assumendo i loro obblighi nel rispetto del diritto internazionale e abbandonando le pratiche xenofobe’, si legge nella dichiarazione del Ministero degli Esteri.

Da parte sua, in una dura dichiarazione, il Ministro venezuelano della Gioventù e dello Sport ha respinto ‘gli attacchi subiti dagli atleti’, ha accusato la Polizia Nazionale peruviana di agire motivata da ‘xenofobia anti-venezuelana’ e ha chiesto al governo peruviano e al Conmebol, tra gli altri, altri, per fare ‘un’indagine approfondita’ dei fatti.

Inoltre, ha affermato che l’azione della polizia ‘non è sorprendente’, poiché i controlli sull’immigrazione hanno già ‘teso’ l’atmosfera. In questo senso, il Ministero ha denunciato anche i ‘commenti denigratori carichi di violenza contro le donne venezuelane da parte di presunti comunicatori del Perù’.